Lo “Zini” è terra di conquista: l’Ascoli di Cosmi ha più gambe e ossigeno e annichilisce la Cremonese di Tesser.
Vittoria netta, squillante dell’Ascoli a Cremona, molto più nitida di quanto il punteggio farebbe supporre. La Cremonese è controfigura di sé: pavida in difesa, volenterosa, ma senza fiato e con poco fosforo calcistico.
Altro scontro-salvezza in uno “Zini” caldo, climaticamente e sul piano del tifo: Tesser torna in panchina e recupera Castrovilli, ma perde Piccolo in fase di riscaldamento. Inedito tandem d’attacco Camara-Gomez per i grigiorossi. Nell’Ascoli out Mengoni, mentre Clemenza è in panchina per scelta tecnica. Le due squadre traccheggiano sino all’8′, quando Castrovilli avanza in percussione, serve in area Gomez che fa sponda per Camara, il quale di piatto sigla l’1-0. L’esultanza grigiorossa dura poco: su un’incursione tutt’altro che irresistibile di Florio, Cinaglia commette un fallo ingenuo: l’arbitro assegna il rigore, che Monachello trasforma per l’1-1. La Cremonese vede rosso e nell’arco di un minuto crea due potenziali azioni da goal, con Camara (palla che attraversa l’intero specchio della porta) e Gomez. La squadra di casa fatica a organizzare attacchi incisivi e la compagine di Cosmi guadagna metri in campo, creando una certa apprensione alle retrovie avversarie. Al 40′ Camara spizzica di testa un traversone dalla destra, ma la palla finisce fuori.
Ripresa: la Cremonese nel complesso appare in affanno, sia fisico che mentale; su contropiede al 51′ Monachello realizza l’1-2 per l’Ascoli. Doppio cambio per Tesser: dentro Perrulli e Scappini, fuori l’evanescente Gomez e il confuso Cinaglia. Al 56′ Valera Lores si presenta solo davanti a Ujkani, ma spara incredibilmente alto. Cremonese in balia degli avversari: su percussione bianconera, Monachello spedisce poco sopra la traversa. Al 58′ i grigiorossi reclamano il rigore per fallo di mano di Cherubin, non rilevato dall’arbitro. Al 72′ Tesser tenta il tutto per tutto, cambiando Castrovilli con un terzo attaccante, Scamacca. Al 75′ il tiro velleitario da 25 metri di Camara è parato da Agazzi, senza troppi patemi. Clemenza all’85’ ha sui piedi la palla del 3-1, ma spara alto (e Cosmi se la prende con la pensilina a lato della panchina). Monachello all’89’ tira in bocca a Ujikani. Finisce 2-1 per l’Ascoli.
La curva Favalli contesta sonoramente e a lungo i propri giocatori, imputando scarsa voglia di lottare, cosa che – a onor del vero – non pare essere mancata. Ciò che è venuto meno sono forze fisiche e lucidità, dato anche lo stillicidio continuo di infortuni che affligge la rosa a disposizione di Tesser. Ora i grigiorossi sono “appesi” al cammino delle dirette concorrenti alla salvezza diretta: evitare la lotteria dei play-out potrebbe non essere impresa semplice.