Allo “Zini” va in scena uno scontro già rilevante in chiave salvezza: Cremonese e Salernitana sono separate da un solo punto, che le vede rispettivamente al 12° e 11° posto in classifica. E’ anche il match degli allenatori assenti, data la congiunta squalifica di Tesser e Colantuono, sostituiti in panchina da Strukelj e Beni. Prima del fischio iniziale, toccante tributo della curva grigiorossa alla memoria di Erminio Favalli, nel decimo anniversario della scomparsa.
I locali sono sempre alle prese con gli infortuni che ne decimano la rosa; i campani dispongono di tutti gli effettivi, eccezion fatta per il lungodegente Pucino. Parte con autorità la Cremonese, prendendo da subito la superiorità territoriale, pur senza creare reali occasioni da goal. Dal 20′ la Salernitana guadagna metri in campo, sino al calcio d’angolo che al 29′ mette Minala (subentrato a Zito) in condizioni di battere Ujikani di testa: 0-1. Bastano però tre minuti alla Cremonese per pareggiare: sugli sviluppi di un corner, Canini di testa insacca l’1-1. Due minuti dopo, alla Salernitana viene assegnato un rigore per fallo di Camara, tra l’incredulità e le proteste fuori e dentro dal campo: sul dischetto va Kiyine che si fa parare il tiro da Ujikani; sulla respinta del portiere, Bocalon colpisce l’incrocio dei pali.
Nella ripresa servono 9′ per la prima emozione: Scamacca insiste in un’azione personale e da oltre venti metri fa partire un tiro teso e potente, ottimamente deviato in angolo da Radunovic. Al 68′ sgroppata sulla destra di Macek, che centra per Perrulli: il suo tiro di prima intenzione viene intercettato dal portiere granata. In questa fase i campani si limitano a controllare le folate offensive dei grigiorossi, tentando poi azioni di rimessa. Al 74′ rude faccia a faccia tra Piccolo e Popescu, che viene espulso: il rumeno reagisce malamente; il suo compagno Casasola lo redarguisce e anche tra i due volano parole grosse. A seguire, per due volte Scamacca manca di un soffio la deviazione vincente, solo davanti al portiere. Gli ultimi dieci minuti sono un assedio grigiorosso all’area granata: si perde il numero dei corner, ma senza costrutto. La partita finisce in parità, ma la Cremonese ritrova per lo meno lo spirito battagliero dei tempi migliori. Manca ancora lucidità e la capacità di uccidere la partita. Sulla Salernitana vista questa sera, poco o nulla da raccontare.