E’ tempo di bilanci non solo nel calcio ma anche in tv. Il 2015 si sta per chiudere e dal 4 gennaio torna il calciomercato su Sportitalia. Un mese intenso per la tv che si è contraddistinta, negli ultimi 10 anni, come la tv del calciomercato.
Il bilancio di fine anno nelle parole del direttore, Michele Criscitiello, socio di Tarak Ben Ammar nella televisione presente sia al 60 del digitale terrestre che al 225 di Sky.
“Il 2 giugno 2014 – esordisce Criscitiello – abbiamo preso in mano anche la gestione manageriale del canale e avevamo promesso che avremmo portato avanti la politica dei piccoli passi. Così abbiamo fatto e così stiamo crescendo. Avevo indicato, in conferenza con il Presidente Ben Ammar, la regola delle 3 P: pochi, puntuali e puliti. Stiamo procedendo come avevamo indicato. A chi mi chiedeva l’obiettivo dello share da raggiungere risposi: non saremo mai nè vittime nè schiavi di auditel; per noi è più importante il rapporto costi/fatturato che gli ascolti per poi raggiungere un fatturato”.
“Abbiamo avuto – continua Criscitiello – la fortuna di poter progettare e un palazzo non si costruisce mai dall’attico… Siamo molto attenti ai costi perché la cosa più importante è pagare gli stipendi, F24, tasse e fornitori. Oggi Sportitalia è un’azienda pulita e attenta alla gestione dei costi. Nel primo semestre del 2015 abbiamo ottenuto ricavi superiori del 66% rispetto al primo semestre 2014, se continuiamo così anche nel secondo semestre saremo a + 77% sul primo bilancio. Nel 2015 siamo tornati a casa, recuperando il canale 60 del digitale terrestre, abbiamo confermato la partnership con Sky sul 225, abbiamo vinto il bando della Lega Calcio per il Campionato Primavera per i prossimi 3 anni e stiamo ottenendo grandi riscontri, abbiamo deciso di autoprodurci acquistando un’antenna e una regia mobile di proprietà che ci consente di produrre molti più eventi live a costi pressochè dimezzati. Nel 2016 abbiamo altri progetti ambiziosi senza mai snaturare il canale ma ci saranno numerose novità per i nostri telespettatori, ormai più di un milione di italiani tutti i giorni seguono Sportitalia. Abbiamo una squadra di ragazzi giovani e professionali – conclude Criscitiello – e il matrimonio con le società di Tarak Ben Ammar va a gonfie vele perché ognuno svolge il proprio mestiere senza che nessuno invada il campo altrui. Non vendiamo sogni e non ci poniamo obiettivi irraggiungibili ma conoscendo il mercato sappiamo dove vogliamo arrivare e sappiamo cosa vogliono i nostri telespettatori che da 11 anni seguono Sportitalia in chiaro”.