La temperatura della polemica tra Crotone e Chievo non accenna ad abbassarsi. Anzi, il clima si fa sempre più velenoso a pochi giorni dall’inizio del campionato. I due club sono divisi dal processo per le presunte plusvalenze fittizie, che vede imputati i veronesi, a giudizio però solo il 12 settembre, quindi a campionato di Serie A già iniziato.
Il Crotone, che ha chiesto il blocco dei campionati, ha inviato una dura lettera al Commissario della Federcalcio Fabbricini, al Coni, alla Procura Federale e alle Lege di A e B asserendo che “la fissazione dell’udienza di trattazione del deferimento operato dalla Procura Federale nei confronti dell’AC Chievo Verona al 12 settembre 2018” consentirà “la militanza nel campionato di calcio della massima serie ad una società che reiteratamente ed impunemente ha violato tutte le norme in materia di correttezza, trasparenza e veridicità dei propri bilanci”.
Immediata la replica, altrettanto dura, del club gialloblù: “In riferimento ad alcune affermazioni fatte in data odierna dal Crotone, il Chievo ribadisce di avere sempre agito nel rispetto di tutte le normative vigenti, soprattutto quelle relative alla correttezza, trasparenza e veridicita’ dei propri bilanci”. Il Chievo, quindi, “si riserva di agire in tutte le sedi competenti contro l’FC Crotone per le affermazioni inaccettabili e profondamente lesive rese da quest’ultimo relativamente alla correttezza e alla veridicita’ dei propri bilanci di esercizio e di tutti i rendiconti contabili forniti tempestivamente ed anticipatamente agli organi di controllo della FIGC“.