Il Crotone piazza un micidiale colpo-salvezza al Bentegodi, battendo meritatamente per 3 a 0 un’Hellas irriconoscibile e sconcertante. Il tris è firmato da una punizione di Barberis ad inizio gara, Stoian e Ricci nella ripresa davanti a 16075 spettatori di cui 167 tifosi calabresi. Tre punti d’oro per i ragazzi di Zenga che salgono a 18 punti, inchiodando i gialloblù di Pecchia alla penultima posizione, fermi per l’ennesima domenica a 13 punti. A questo punto la posizione di Pecchia è segnata salvo che la dirigenza scaligera si ostini a volere proseguire nella sua difesa ad oltranza. Senza contare l’inadeguatezza della rosa costruita dal presidente Setti in collaborazione col direttore sportivo Fusco. Prossimo turno: Fiorentina–Verona, Crotone-Cagliari.
Primo tempo. Pecchia inserisce subito i neoacquisti Pektovic e Matos ma la partenza a razzo è del Crotone che si porta in vantaggio grazie ad una prodezza balistica di Barberis su punizione: Nicolas battuto per lo 0 a 1 e la gioia dei 167 tifosi calabresi giunti in riva all’Adige. Il Verona si getta subito in avanti, la squadra di Zenga non lascia passare uno spiffero per gli avanti gialloblù. 12’: Fares centra dalla sinistra per Romulo che batte di prima, palla a lato. L’Hellas non trova il bandolo della matassa, impigliato in una ragnatela asfissiante qual è quella del Crotone. Anzi i calabresi danno la sensazione di essere più pericolosi dei gialloblù. Dagli spalti i tifosi scaligeri, in primis della Curva Sud, fanno partire cori contro il presidente Setti, il ds Fusco ed il tecnico, apostrofato con uno striscione «Pecchia vattene» oltre ad incitare incessantemente i propri giocatori. 21’: le occasioni latitano e quando il Verona conquista il primo angolo, lo spreca. 23’: secondo tiro dalla bandiera per gli scaligeri, stavolta lo stacco di Caracciolo si stampa sul palo, quindi la palla sbatte sul braccio di Capuano: l’arbitro, supportato dal Var, lo considera giustamente involontario e fa ripartire il gioco con una rimessa dal fondo. Alla mezzora nuova opportunità per Barberis su punizione da fuori, stavolta la mira è sballata. Verona nuovamente pericoloso al 31’ col neoacquisto Matos, efficace la sua discesa sulla destra come il centro che manda in confusione la retroguardia del Crotone ma nessun gialloblù è pronto alla deviazione vincente sottomisura. I ragazzi di Pecchia denotano limiti tecnici, evidenziati da una fragilità di fondo che li costringono a lunghi fraseggi improduttivi. Sull’altro fronte il Crotone lotta con il coltello tra i denti, come si suol dire in questi casi, meritando fino ad ora il vantaggio. 42’: angolo Hellas, nulla di fatto. Due minuti di recupero, allo scadere Romulo ha sul piede la più ghiotta occasione per pareggiare, calciando clamorosamente fuori un «rigore in movimento». Tutti negli spogliatoi con il Bentegodi che suona sonoramente i propri beniamini.
Secondo tempo. La mossa di Pecchia: fuori Herteaux, dentro Pazzini mentre la curva Sud invita i gialloblù a tirare fuori gli attributi. Non serve a nulla: il Verona non cambia passo, il Crotone realizza il raddoppio con un filtrante di Capuano corretto in rete sottomisura da Stoian al 54’ per lo 0 a 2 dei calabresi. Verona nel tunnel, Bentegodi ammutolito, curva Sud contro dirigenza e giocatori. Per i gialloblù piove sul bagnato, per i calabresi un invito a nozze da non sciupare. Valoti potrebbe riaprire la gara ma, su servizio di Pazzini, calcia debolmente tra le braccia di Cordaz. Fuori Valoti per Verde nel Verona al 60’. Verona in campo con quattro punte ma non c’è nulla da fare: squadra abulica, incapace di reagire. La ciliegina sulla…torta la firma Bruno Zuculini che si fa espellere per un brutto intervento a centrocampo al 61’. Hellas in dieci e Crotone sempre più vicino ai tre punti. 67’: Ricci dal limite inventa una parabola imprendibile per Nicolas, infilando il tris calabrese, applaudito anche dalle tribune gialloblù. La Curva Sud si svuota clamorosamente, i tifosi gialloblù lasciano gli spalti in segno di protesta contro questa ennesima prestazione negativa della squadra del presidente Setti. 68’: dentro Calvano per Petkovic nel Verona. Rudimir per Trotta nel Crotone, quindi entra Crociata per Benali. Finisce qui: i giocatori del Crotone sotto la curva entusiasta dei suoi tifosi, quelli del Verone e l’allenatore sommersi da fischi ed insulti da parte di quelli gialloblù. La protesta continua fuori dal Bentegodi: centinaia di tifosi se la prendono con tutte le componenti della società gialloblù, controllati da un folto cordone delle forze dell’ordine.