“Mi auguro che il 2023 sia l’anno di Chiesa e Zaniolo”
Con l’animo triste di chi ha perso un grande amico – Sinisa Mihajlovic – e di chi è preoccupato per le sorti di un altro – Gianluca Vialli – Roberto Mancini ha rilasciato una lunga intevista alla ‘Gazzetta dello Sport’. Tanti i temi toccati dal ct azzurro: da quello che poteva essere e non è stato ai Mondiali in Qatar, alla corsa scudetto, per finire con gli auspici relativi al 2023 della sua Nazionale.
“Dove saremmo potuti arrivare in Qatar non lo so, perchè è troppo facile parlare dopo. Mi ero sbilanciato, ma prima, sull’Argentina perché per Messi, il migliore degli ultimi vent’anni, chiudere la carriera senza aver vinto un Mondiale non sarebbe stato neanche giusto. Ma l’Italia, quando c’è, è pericolosa per chiunque: per questo ho sempre detto che avremmo puntato a vincere, e oggi dico che ce la potevamo giocare. Anche per provare a vincerlo, sì”, ha esordito.
“Troppo difficile fare pronostici sullo scudetto dopo 50 giorni di sosta. Ma il Napoli ha buone possibilità: otto punti di vantaggio e un gruppo collaudato che ha anche aggiunto due-tre giocatori forti. Diciamo che gli azzurri con tre vittorie contro Inter, Juve e Roma, metterebbero un’ipoteca seria sul titolo. Le inseguitrici sono tutte vicine fra loro e tutte in tempo per riprendere il Napoli. Però devono correre tanto e forte”.
Il ct ha poi chiosato sulla sua squadra, dalle varianti tattiche nel gioco ai gioielli da recuperare in vista dell’anno nuovo: “Credo che, se ci siamo tutti, il 4-3-3 sia il più adatto per noi, che abbiamo esterni bravi nell’uno contro uno, e terzini di spinta, per creare superiorità. Però, occhio: l’Argentina passava a tre in corsa e noi abbiamo anche abbondanza di centrocampisti, che danno più possesso e aggressività. Oltre che giocatori in grado di coprire la fascia e attaccare bene. Quello che serve per un 3-5-2: offensivo, però. Al 2023 chiedo che non tolga più niente a nessuno, a proposito di tristezza. Semmai restituisca qualcosa a Chiesa e Zaniolo, affinchè sia il loro anno: dopo l’Europeo praticamente non li ho mai avuti, ma con loro e il gruppo al completo possiamo ricominciare davvero a fare bene. E magari una cosa il 2023 ce la porti: la Nations League di giugno. Dipende da noi, le chances ci sono, e non sarebbe male vincerla”, ha concluso.