Roberto De Zerbi si gode l’impresa di aver sconfitto il Milan a San Siro con il suo Benevento. Ma non manca qualche rimpianto per una stagione che sarebbe potuta essere differente.
“Questa vittoria ci regala una grande emozione, per prima cosa perché è stata un’annata di grande sofferenza mentale e fisica – ha osservato il tecnico dei sanniti nel corso del programma ‘Serie A Live’ in onda su Premium Sport -. Altre volte ci è capitato di sfiorare questa benedetta prima vittoria in trasferta, che per demeriti nostri o meriti dell’avversario di turno non siamo riusciti mai a conquistare. Farlo a San Siro ha un sapore speciale, davanti ai nostri tifosi che ci hanno sostenuto sempre e comunque, anche e soprattutto nei momenti difficili. Ai ragazzi ho detto che se dovevano metterci nella bara dovevano sigillarla bene, altrimenti con la testa spuntavamo fuori”.
L’allenatore lombardo non ha nascosto poi il proprio rammarico per essere arrivato sulla panchina giallorossa solo a stagione in corso: “Al di là del tipo di carriera che farò o che mi meriterò, sì. Me lo porterò sempre con me questo rimpianto, mi sarebbe piaciuto allenare questi giocatori dall’inizio. Aver conosciuto persone di questo livello è una fortuna, nel nostro mondo non siamo circondati da persone sempre per bene”.
E il suo futuro, ora, è tutto da stabilire. “Parleremo con il presidente e con il direttore Foggia – ha rivelato De Zerbi -, perché se si rimane dobbiamo avere la stessa forza mentale di quest’anno. Abbiamo fatto cinque mesi pesanti, in cui il martedì non era facile arrivare al campo di allenamento”.