Dybala promosso, Juve rimandata senza Bonucci e il sogno di diventare dirigente bianconero che resta vivo.
Questi i pareri, e le aspettative, di Alessandro Del Piero, che ha concesso un’intervista esclusiva a ‘La Gazzetta dello Sport’.
Del Piero vede la concorrenza meno lontana dalla propria ex squadra e il riferimento è in particolare al Napoli:
“Sarri è una persona molto interessante, ma soprattutto è un grandissimo conoscitore di calcio. Basta vedere certi gol per capire che c’è dietro un percorso di anni. In questa stagione i suoi giocatori hanno anche maggiore consapevolezza: non so dire se il Napoli durerà fino alla fine, l’infortunio di Milik ha tolto molto e c’è la Champions, ma gli azzurri sono da scudetto. Vedo una Juventus più vulnerabile rispetto agli altri anni: la partenza di Bonucci potrebbe farsi sentire, la Juve ha sempre fatto cessioni importanti, ma toccare la BBC potrebbe essere stata una grave perdita”.
Sempre a proposito di Juventus, Del Piero plaude alla scelta di assegnare il numero 10 a Paulo Dybala:
“Quella maglia non era una mia proprietà, prima di me l’hanno indossata gente come Baggio, Sivori e Platini. Dybala è un fuoriclasse che ha tutto per restare alla Juve a vita, se lo vorrà. In questo inizio di stagione sta facendo cose entusiasmanti: gli auguro di trovare a Torino quello che ho avuto io, perché nessuno come lui può entrare nel cuore dei tifosi”.
Chiusura con una frase che fa sperare il popolo bianconero, sempre in attesa del ritorno di Alex a Torino come dirigente: “La vita è fatta anche di momenti e la Juventus di oggi ha una struttura molto chiara e composta da dirigenti davvero in gamba. Ho comunque avuto modo di incontrare Andrea Agnelli, abbiamo chiarito delle cose e oggi posso dire serenamente che non c’è nulla in sospeso tra noi”.