Si continua a parlare di razzismo nel mondo del calcio. E sulla questione è intervenuto anche Souleymane Diamoutene, ex giocatore di Perugia, Roma, Lecce e Bari che ai microfoni di ‘Teleradiostereo’ ha analizzato il difficile momento del calcio italiano per quanto riguarda i temi di tolleranza e integrazione.
“Sotto questo punto di vista bisogna lavorare già dai bambini – ha evidenziato il maliano, oggi al Giulianova -. Dobbiamo educare i nostri figli, far loro capire che l’ululato, il buu fa male. La Federazione, forse, dovrebbe cercare di trovare il modo per punire chi si macchia di comportamenti razzisti all’interno dello stadio, bisogna allontanare questa gente. Io fortunatamente non ho mai avuto problemi, ma sicuramente rimane un tema delicato”.
“Giusto lasciare il campo in caso di ululati? Non so rispondere, mi ci dovrei trovare. E’ accaduto in passato a Boateng, a Balotelli. Il problema è che ci sono gli allenatori o i presidenti avversari che minimizzano e non è giusto. Mentre stai giocando sentire in continuazione il buu, sicuramente ti fa innervosire”.