È morto Marco Cacciatori, la sua storia commosse tutti

È morto Marco Cacciatori

Il calcio italiano piange la scomparsa di Marco Cacciatori, morto all’età di 68 anni presso l’ospedale delle Apuane di Massa (Massa-Carrara) dopo una lunga malattia. Attaccante noto per il suo potente sinistro e le sue straordinarie capacità nel gioco aereo, è stato una figura simbolica della Carrarese, squadra con cui ha lasciato un segno indelebile nella storia calcistica, realizzando 60 gol in campionato con la maglia gialloazzurra.

Nato a Carrara il 3 febbraio 1956, Marco, soprannominato affettuosamente “Cacetta”, fece il suo esordio giovanissimo in Serie D proprio con la Carrarese. La sua carriera decollò definitivamente nella stagione 1977-78, quando con 25 reti in 34 partite trascinò la squadra toscana in Serie C2 e quindi divenne uomo-mercato. Nel 1978 si trasferì al Perugia, guidato da Castagner, per giocare in Serie A. Il suo debutto avvenne contro l’Inter, dove segnò un gol nei minuti finali.

Tuttavia, la sua carriera subì una brusca interruzione a causa della diagnosi di un cancro, che lo costrinse a fermarsi per tre anni: una vicenda che ebbe una vasta eco mediatica e che commosse tutti. Nonostante la tremenda battuta d’arresto, Marco non si arrese e tornò in campo, indossando nuovamente la maglia della Carrarese, seguita da esperienze con Reggiana, Montevarchi, Pistoiese, Sarzanese e Pietrasanta.

Dopo il ritiro, Cacciatori dovette affrontare anche ostacoli burocratici per ottenere la pensione da calciatore, un problema risolto grazie al supporto dell’associazione giocatori. Marco lascia la moglie Daniela e il figlio Emanuele.

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