Albin Ekdal è stato tra i giocatori colpiti dal Coronavirus, ma anche se l’incubo della malattia è fortunatamente alle spalle il centrocampista della Sampdoria non è ancora riuscito a ritrovare la serenità.
Lo ha affermato senza giri di parole in un’intervista rilasciata a ‘Expressen’, in cui ha raccontato la sua personale odissea e gli effetti che ancora adesso ha lasciato dietro di sé: “Da diversi giorni sto bene, sembra che il virus sia andato via e nel corpo non me lo sento più. Non sono stato poi così malato, su di me i sintomi sono stati quelli di una comune influenza. Avevo dolori articolari, mal di testa, febbre nemmeno altissima”.
L’aspetto che più l’ha colpito, insomma, è stato soprattutto sul fronte psicologico: “Risultare positivo al test non è stata un’esperienza piacevole, ma ho subito capito quanto velocemente si stesse diffondendo il virus e quante persone fossero infettate. Ora vorrei solo che il mondo tornasse in un qualche tipo di normalità, per la salute delle persone e perché nessuno possa perdere il lavoro. Di fronte a problemi simili non riesco proprio più a pensare al calcio, non mi passa neanche per la mente”.