Dopo la larga vittoria del Napoli di Maurizio Sarri contro il Legia Varsavia (5-2 il risultato finale), tocca alle altre due italiane, Lazio e Fiorentina, scendere in campo nel sesto ed ultimo turno di Europa League.
FIORENTINA-BELENENSES 1-0:
La Fiorentina, ancora a caccia della qualificazione, non può più inseguire il primo posto, che sarebbe stato importante per il sorteggio dei sedicesimi, ormai appannaggio del Basilea, in vantaggio negli scontri diretti. La squadra di Paulo Sousa parte subito forte senza però riuscire mai a rendersi davvero pericolosa nel primo quarto d’ora. I portoghesi coprono bene il campo e la Viola non riesce ad imbastire una manovra degna di nota nonostante abbia in mano il pallino del gioco. Il pericolo maggiore lo porta Babacar che, al ventiseiesimo minuto, colpisce in pieno il legno con un’incornata da pochi passi a portiere ormai battuto. II Belenenses prova ad alzare il baricentro, ma i portoghesi non trovano il tempo del pressing sul giro palla della Fiorentina, “colpevole” però di arenarsi al limite dell’area. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.
Al Franchi il pubblico inizia a temere l’incredibile beffa quando, al 54esimo minuto, ancora una volta il palo dice “no” alla Fiorentina: Alonso, di testa su azione d’angolo. A scacciare la paura ci pensa però il senegalese Babacar che, al 68esimo minuto, regala il sospirato vantaggio ai padroni di casa: Verdù serve in area il compagno che stoppa, rientra sul destro e piega le mani a Ventura. Negli ultimi 20 minuti la squadra di Paulo Sousa, un po’ in affanno e con la testa alla sfida contro la Juventus in campionato, difende con le unghie e con i denti il risultato e, con esso, la qualificazione al prossimo turno alle spalle del Basilea.
SAINT-ETIENNE-LAZIO 1-1:
La Lazio di Stefano Pioli, già qualificata come prima del girone, cerca di scacciare i fantasmi della crisi contro il St. Etienne allo stadio Geoffroy Guichard. Nonostante la qualificazione già in tasca, Pioli non abbonda nel turnover: nel 4-4-2 spazio per il debutto del greco Oikonomidis e per Berisha, portiere di Coppa, poi tanti titolari. Il primo quarto d’ora corre su ritmi estremamente bassi con le due formazioni che non riescono a trovare mai lo spunto decisivo. La prima emozione del match porta la firma di Matri: filtrante di Basta e conclusione di prima intenzione dell’ex juventino, palla sul fondo. La Lazio scricchiola in difesa e subisce l’iniziativa dei padroni di casa vicinissimi alla rete del vantaggio con Corgnet. Il primo tempo, comunque, si chiude a reti bianche.
La seconda frazione si apre all’insegna dell’equilibrio, rotto solo dal gol di Alessandro Matri al 54esimo minuto: azione insistita di Konko, poi un rimpallo favorisce l’ex bianconero, freddo ed elegante nel pallonetto. Pochi istanti dopo è Djordjevic a sfiorare il raddoppio ma è il palo a negargli la gioia del gol. Il St. Etienne inizia il proprio assedio alla ricerca del gol del pareggio ma la squadra di Pioli è ordinata in difesa. Proprio quando la Lazio sembrava in pieno controllo del match, ecco la papera di Berisha che lascia passare il tiro lento e centrale di Eysseric che vale l’1-1 con cui si chiude la partita.