Enrico Boni non ne può più

Era tutto pronto per festeggiare la salvezza nella “Partita dell’amicizia”, ma, complice anche la vittoria dell’Empoli, il Parma ha dovuto rinviare le celebrazioni non essendo andato oltre il 3-3 contro la Sampdoria.

Il quinto pareggio consecutivo certifica il penultimo posto dei crociati nella classifica del girone di ritorno, con appena 13 punti. Solo il Chievo ha fatto peggio e questo basta a Enrico Boni per accogliere senza trionfalismi la permanenza in A che sembra ormai scontata: “Manca solo il sigillo dell’aritmetica, siamo salvi, ma c’è poco da festeggiare – dice l’opinionista tifoso nel suo consueto punto settimanale per Sportal.it – Nel ritorno abbiamo vinto due partite, una delle quali alla prima giornata. Non siamo riusciti a battere il Chievo che ne ha presi quattro dalla Spal, ormai ci sorpassano tutti e neppure siamo riusciti a battere una Sampdoria che ha fatto una scampagnata. Era la partita tra scapoli e ammogliati, gemellaggio, maglie scambiate, eppure abbiamo rischiato di perdere, anche se il pareggio mi sembrava il risultato scritto e puntualmente si è verificato. Non c’è gioco, non ci sono idee, si improvvisa sempre tutto. La gente non ne può più”.

Urge quindi rimettere mano alla calcolatrice: “Non credo che il Bologna si accontenterà di fare un punto, sarà partita vera, poi avremo Fiorentina e Roma. Ci salveremo a fatica e ringraziando il pareggio contro il Torino, che è stato lo spartiacque della stagione così come lo scorso anno lo fu la partita contro il Foggia”.

Il futuro è adesso e il primo mattone sarà sapere chi sarà a guidare il Parma dalla panchina. Boni non cambia versione: “Tutti fanno finta di nulla, ma si sa che D’Aversa non resterà nonostante abbia un altro anno di contratto. Al 99,99% arriverà Pioli, se non si tirerà indietro, ma l’annuncio potrebbe slittare anche di parecchio perché dipende da cosa ne sarà di Faggiano, se resterà o meno”.
 

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