River Plate–Boca Juniors 3-1 è la notte che manda in estasi i Millonarios, in grado di conquistare la Copa Libertadores ai tempi supplementari, dopo essere anche andati sotto e aver tremato per quasi mezz’ora. Ma dopo il vantaggio firmato da Benedetto arriva il pareggio di Pratto. Quindi a dieci minuti dai calci di rigori arriva la rete dell’ex centrocampista del Pescara Quintero e, a tempo scaduto, il ‘Pity’ Martinez chiude definitivamente la finale più attesa e discussa degli ultimi tempi.
Il Santiago Bernabeu ospita il grande classico del calcio argentino senza, fortunatamente, grossi grattacapi sugli spalti. La tensione in campo invece è molta e solo dopo diversi minuti si fanno registrare le prime, vere occasioni. Sono quasi tutte firmate Boca, che non a caso al 43′ passa: è Nandez a lanciare il contropiede, che Benedetto finalizza.
Nella ripresa gli Xeneizes provano a controllare e chiudersi, ma il piano non funziona: Nacho Fernandez e Palacios confezionano una grande azione, Pratto la finalizza ed è 1-1. Lo stesso risultato dell’andata.
Si procede fino ai supplementari, con il nervosismo che aumenta: Barrios si becca il secondo cartellino giallo e lascia il Boca in 10. A quel punto il River, dopo tanto attaccare, passa grazie a Quintero. Il Boca perde anche Gago a cambi finiti, ma riesce anche a prendere un palo con Jara. Ma non c’è nulla da fare: contropiede a porta sguarnita e Martinez fa 3-1. Il River Plate è campione, al Boca Juniors rimane solo una cocente delusione con cui fare i conti.