Andriy Shevchenko tra guerra ed Euro 2024

Le parole di Shevchenko

Andriy Shevchenko non ha parlato solo di Euro 2024 nell’intervista concessa a La Stampa: “L’Ucraina ha bisogno di attenzione e appoggio. Ha sempre avuto e sempre sentito il sostegno dell’Europa e degli Usa, ma adesso è il momento di rinnovarlo, di renderlo ancora più concreto in mezzo a tanta distruzione”.

“Io non sono un politico, noi ci auguriamo semplicemente che al G7 e soprattutto a Lucerna, al tavolo per la pace, si mettano le basi per un assetto che porti alla fine della guerra. Può essere un inizio. Il presidente Zelensky ha chiaro il fatto che bisogna muoversi per un futuro possibile. Un summit che promuove la stabilità, è il posto giusto per guardare al domani e provare a immaginarlo”.

“La nostra qualificazione è la dimostrazione che il Paese vuole vivere, tifare, non rinuncia alla quotidianità, guarda oltre il conflitto. Passare il turno darebbe un grande morale. Così come i soldati al fronte ci devono difendere, i giocatori agli Europei, come gli atleti alle Olimpiadi, ci devono rappresentare. Lo sport ha un potere forte e lo deve adoperare. Senza nascondersi. La nazionale è una squadra giovane e ambiziosa, è lo specchio del Paese oggi. Deve essere un esempio, mettere in campo ogni dote per richiamare l’interesse che sta scemando mentre la guerra va avanti da troppo tempo”, ha concluso l’ex Pallone d’Oro.

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