Antonio Conte non vuole sentire parlare di trionfo: “Già stiamo partendo a stappare champagne, restiamo con i piedi per terra”.
Alla vigilia della sfida contro l’Irlanda, ininfluente ai fini della classifica degli Azzurri, già matematicamente primi, il ct della Nazionale mette in guardia i suoi: “L’umiltà fa parte dell’intelligenza, dobbiamo essere consci dei nostri mezzi, dei nostri pregi che possono essere tanti e dei nostri difetti che possono essere tanti. Non dobbiamo dimenticare da dove arriviamo perché saremmo degli stolti. A casa mia si dice: ‘Come ti alzano così ti abbassano’. Per me questa non è una vigilia alla camomilla: nel momento in cui perdi domani arrivano rotture di scatole, quindi evitiamole. Questa non è una partita inutile: ho bisogno di risposte. Brutte figure non ne vogliamo fare perciò sono più antipatico del solito”.
Il turnover potrebbe non essere totale: “Cambi? Saranno da 7 a 9, ma l’Italia è una. Si perde e si vince in 23 più l’allenatore e tutto lo staff”.