Arrigo Sacchi non nasconde il proprio disappunto
La deludente prestazione dell’Italia nella gara di giovedì sera persa contro la Spagna fa ancora discutere tifosi e addetti ai lavori: fra questi uno dei più severi è Arrigo Sacchi, che a ‘La Gazzetta dello Sport’ ha manifestato tutto il suo disappunto nei confronti degli Azzurri, sovrastati dagli spagnoli dal punto di vista del gioco.
“La fotografia della partita è presto fatta: c’era un collettivo organizzato contro un gruppo di giocatori che vagava per il campo – ha chiosato l’ex commissario tecnico, che ha guidato la Nazionale dal 1991 al 1996 -. La differenza tra la Spagna e l’Italia, per quello che si è visto ieri sera, è enorme”.
Il Vate di Fusignano ha comunque voluto “assolvere” Luciano Spalletti: “Non ha colpe – ha affermato -. E’ un c.t. che lavora da meno di un anno, ha ereditato una situazione complicata e sta cercando di dare uno stile a un Paese che non lo ha mai avuto. La Serie A non lo aiuta: la maggior parte delle squadre pratica un calcio vecchio, poco in linea con i principi europei“.
“I giocatori – ha aggiunto Sacchi, ampliando il discorso a tutto il movimento calcistico italiano – faticano a emergere per la massiccia presenza degli stranieri. Lavorare in queste condizioni è un problema serio, di cui si deve tener conto quando si dà un giudizio”.