Il massimo dirigente del Coni: “L’aria si è fatta irrespirabile”
La disfatta contro la Svizzera fa ancora molto discutere. Più che l’eliminazione, non va giù a nessuno il modo in cui la Nazionale è uscita da Euro 2024, ovvero senza almeno provare a combattere e dimostrare di avere una propria dignità. Sulla questione è tornato anche Malagò, attraverso le colonne del Corriere della Sera.
“Davanti alla disfatta con la Svizzera ho pensato di essere in una puntata di ‘Scherzi a parte’. Mi è capitato di assistere a sconfitte, ovvio. In sport individuali può succedere che il tennista o il nuotatore di turno proprio nel giorno della gara, a causa di un problema fisico o mentale, abbia una pessima prestazione. Ma in uno sport di squadra, con la possibilità di effettuare cinque sostituzioni su undici, la scena mi è sembrata inverosimile. I giocatori in campo hanno trasmesso la sensazione di frustrazione e umiliazione”, le sue chiare parole.
Il numero uno del Coni ha parlato anche di Spalletti e delle tante richieste di dimissioni da parte di media e tifosi azzurri: “Il CT deve saper gestire un gruppo in base alle proprie idee tattiche. Il suo curriculum parla da solo ma è evidente che ha responsabilità. Dimissioni? Un attimo. Chi ora le invoca dimentica che lo scorso anno riteneva Spalletti il miglior tecnico a disposizione”.
Si parla anche di Gravina che, come noto, ha convocato per il prossimo 4 novembre l’assemblea per eleggere il nuovo presidente FIGC: “A Gravina ha detto che non avrebbe potuto dilatare nel tempo questa situazione: l’aria si è fatta irrespirabile. Prima di questa tragedia nazionale, le elezioni federali si sarebbero dovute tenere fra febbraio e marzo del prossimo anno. Le ha convocate invece a novembre, alla prima data utile. Chi arriverà si prenderà le sue responsabilità e deciderà se accordare fiducia a Spalletti oppure fare altre valutazioni”.