Alla gioia per la vittoria si accompagna la consapevolezza di aver fatto più fatica del previsto.
Portogallo in festa per la vittoria strappata alla Repubblica Ceca, prima avversaria dei lusitani in quel di Euro 2024. Il successo per 2-1 è però maturato in pieno recupero, grazie alla rete in extremis del giovanissimo Francisco Conceicao. Proprio per questo uno dei veterani della squadra, il difensore Pepe, ammette che le difficoltà in campo sono state tante.
“Per noi è stata una serata difficile – ha ammesso Pepe in un’intervista concessa a ‘Sky Sport‘ nel dopopartita -. Abbiamo lavorato tanto, e non meritavamo di soffrire così tanto. Tanto più che, per lunghi tratti, abbiamo dominato la partita contro la Repubblica Ceca. Affrontare una squadra così brava a difendersi è un’impresa”.
Peraltro proprio la Repubblica Ceca si era portata in vantaggio, ma secondo Pepe questo non ha creato agitazione al Portogallo. “In quella fase di partita abbiamo mantenuto la calma. Eravamo tranquilli, ci siamo affidati alle nostre qualità e alla fine abbiamo vinto. Loro sono stati bravi, ma noi abbiamo provato diverse soluzioni. Alla fine è andata bene”.
Parlando di Pepe, peraltro, il difensore classe 1983 è diventato ufficialmente il calciatore più anziano ad aver mai giocato una partita a un Europeo. Nella notte di Portogallo-Repubblica Ceca aveva infatti 41 anni, 3 mesi e 23 giorni: battuto Gabor Kiraly, portiere che difese i pali dell’Ungheria a 40 anni e 86 giorni. Terzo, in questa particolare classifica, è lo stesso Cristiano Ronaldo che nella stessa notte è diventato il primo calciatore della storia a giocare almeno una partita in sei edizioni diverse degli Europei.