Un’esperienza da ct ripartita dopo una grossa delusione da allenatore di club.
Ronald Koeman è stato ct dell’Olanda tra il 2018 e il 2020, conquistando la qualificazione agli Europei poi disputati l’anno dopo con Frank de Boer alla guida degli Oranje. Il motivo fu la chiamata del Barcellona, lasciato già nell’ottobre 2021 per fare ritorno in nazionale nel mese di aprile 2022. Mesi sulle montagne russe, che lo stesso tecnico ha voluto ora mettere al microscopio.
Lo sfogo di Koeman è arrivato tramite le pagine di ‘El Mundo’, dove l’attuale ct dell’Olanda ha messo nel mirino in particolare Joan Laporta, presidente del Barcellona. “Non ho ricevuto lo stesso sostegno di Xavi – si è lamentato -. Fui licenziato perché eravamo a -9 dal Real Madrid, mi pare. Ora però a loro succede di ritrovarsi a -10. Ma per fare bene è importante che il tuo presidente ti sostenga”.
Oggi concentrato sulla sua Olanda, Koeman ha affermato senza giri di parole di considerare l’esperienza al Barcellona la più difficile della carriera finora sostenuta da allenatore: “Probabilmente sì. Ma forse è così perché quello è il mio club. Sono sempre stato bene lì fin da calciatore, e in città ho molti amici. Allenare lì è uno dei sogni che ho sempre avuto, e questo ha complicato ogni cosa”.
“Quando mi trovo a Barcellona mi accorgo che la gente mi vuole ancora bene. E le cose non sono cambiate dopo che me ne sono andato. Mi ricordano sempre, e lo faranno per sempre dato che un mio gol ha regalato al club la sua prima coppa europea. Mi è solo mancato il sostegno del presidente”, è stata la chiosa di Koeman.