Le parole di Luciano Spalletti
Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa alla Veltins-Arena di Gelsenkirchen alla vigilia di Italia-Spagna: “Voglio vedere un’Italia che ripeta la buona prestazione che ha fatto con l’Albania nonostante davanti a noi ci sia una delle migliori scuole calcistiche del mondo. Ci sono due strade per fare calcio e vincere, il collettivo e i grandi campioni che hanno i grandi colpi. Noi abbiamo la prima possibilità, è quella la strada che dobbiamo percorrere perché ci manca il giocatore top che vince le partite da solo”.
“Loro sanno fare calcio offensivo, qualità, squadra corta e interpretano tutto benissimo. Bisognerà non avere pause e avere quella voglia matta di far vedere che anche la nostra è una scuola importante. Secondo me la chiave è giocare bene a calcio, tenendo di più la palla. Poi con la Spagna ci sarà qualche verticalizzazione in più perché loro non ti aspettano al limite dell’area. Il dilemma è sempre quello, bisogna verticalizzare per vincere. Se la squadra avversaria, come ha fatto l’Albania, sta al limite dell’area con la linea difensiva cosa verticalizzi? La Spagna te la fa addosso la partita, vanno a pressare sempre anche il portiere, noi a volte lo concediamo. Morata va 20 volte su 20 in pressing sui retropassaggi, e la squadra si alza sulla metà campo. E allora qualche volta qualche pallata da dietro ci sta, se sapremo riconoscerla e se avremo la possibilità nei tempi delle giocate”.
Capitolo formazione: “Questa volta la formazione la dico domani e non il giorno prima perché anche dagli altri non mi è arrivata nessuna notizia di chi gioca. È una delle mie partite più importanti in carriera: tutti abbiamo delle storie da raccontare e i calciatori si accorgeranno quando arriveranno alla mia età che avranno bisogno di storie da raccontare. Questa è una di quelle partite che può determinare quelle storie”.
“La Spagna è diventata una scuola di calcio perché ha fatto sempre lo stesso calcio, perché ha avuto il coraggio di mantenere nel tempo la stessa idea di calcio, la stessa richiesta e la stessa disponibilità da parte dei giocatori. Per arrivare a quei livelli lì, bisogna riproporre sempre la stessa idea di calcio: non una volta tutti avanti e una tutti indietro. Bisogna sempre tentare di fare la partita, non avere pause e avere quella voglia matta di mostrare che anche la nostra è una scuola importante. Loro hanno tutto dal punto di vista di caratteristiche e qualità individuali. Dovremo vedere quali saranno le nostre reazioni quando loro ci vengono addosso con tutti gli uomini. La Croazia ha avuto delle pause e loro sono entrati dentro queste pause. Noi dovremo sempre tenere alto il livello, metterci dentro quella qualità che toglie loro la possibilità di portarti a giro per il campo. Che abito tattico servirà. Noi siamo vestita da Armani… Servirà la stessa identità tattica che abbiamo sempre avuto. Non vogliamo avere rimpianti di non aver fatto le nostre cose. Andremo in campo vestiti bene e pronti a sporcarci gli abiti se ce ne fosse bisogno”, ha concluso Spalletti.