Castellacci e la tragedia evitata
Enrico Castellacci, già medico della nazionale italiana, ha parlato con TeleRadioStereo di quanto successo a Christian Eriksen.
“Devo dire che intanto il giocatore, al quale vanno i miei più affettuosi auguri, è stato fortunato perché gli è capitato lì dove ha potuto contare sul rapido apporto dei medici – ha detto -. Pensate se fosse successo un fatto del genere in una palestra o una piccola piscina. La cosa fondamentale è intervenire immediatamente, il capitano Simon Kjaer è stato bravissimo perché ha fatto un intervento di tipo medico, ovvero togliere un ostacolo dalla gola, perché la lingua si arrotola e va indietro e impedisce il respiro. Sono stati immediati i soccorsi da parte dei sanitari che hanno effettuato il massaggio cardiaco, poi fortunatamente la sua è stata una fibrillazione ventricolare quindi poteva avere il riscontro del defibrillatore che funziona solo in casi di fibrillazione, e dunque è stato defibrillato ed è andato tutto bene. Un dramma ma abbiamo evitato una tragedia ben più grave”.
“L’arresto cardiaco può essere dovuto a tantissimi motivi, negli atleti un cuore sano è difficile che possa andare in fibrillazione, si presuppone che al di sotto ci sia una malattia di base che non è stata rilevata perché alcune patologie non sempre vengono rilevate durante le visite che vengono effettuate per l’idoneità – ha aggiunto Castellacci -. Per cui ci può essere un problema legato al ritmo, le aritmie comportano questo problema, ma tante sono le cause, bisogna capire cosa abbia scatenato il problema in Eriksen. Bisogna capire come vengono fatti gli accertamenti e i test di idoneità, quello che posso affermare con certezza è che in Italia vengono eseguiti test di idoneità più sicuri e più seri rispetto al resto del mondo. Non ho remore su questo perché sappiamo con quanta serietà vengono rilasciate le idoneità in Italia. Ricordo che nel caso di Puerta, il giocatore spagnolo che venne a mancare, il giornale più importante spagnolo scrisse che in Italia non sarebbe successo. L’Inter poi è una grande società e ha un ottimo staff medico, dunque non ho dubbi”.