“Spina ci mancherà ma ora deve solamente pensare a recuperare, noi cercheremo di regalargli una grande gioia”.
Con umiltà e determinazione, Federico Chiesa si è ritagliato un posto importante nella spedizione italiana ad Euro2020.
Partito inizialmente dalla panchina, il figlio d’arte del grande Enrico ha avuto il grande merito di sbloccare il difficilissimo match contro l’Austria, guadagnandosi poi la titolarità contro il Belgio.
Intervenuto ai microfoni della UEFA, l’attaccante bianconero ha ricordato la sua prodezza a Wembley ma non ha dimenticato il compagno che ha concluso anticipatamente la kermesse, Leonardo Spinazzola.
“Il gol a Wembley è stata una gioia immensa. Giocare una partita così importante per il proprio paese e segnare il gol che ha dato il via alla vittoria è stata un’emozione ancora più grande. Penso che sia il sogno che abbiamo tutti da piccoli quando iniziamo a giocare a calcio”, ha esordito Federico, il quale poi è tornato sul quarto di finale contro Lukaku e compagni: “Abbiamo fatto una grande partita, ma questo è merito del lavoro svolto dal mister in questi ultimi due anni. Mancini, Vialli e gli altri membri dello staff sono stati campioni in passato e ognuno di loro ci dà consigli”.
“Ci vogliamo tutti bene e c’è un grande entusiasmo. Siamo quasi come fratelli. Questo è merito del mister che ha riportato l’Italia a grandi livelli. Mi dispiace davvero tanto per Spina, stava facendo un grandissimo europeo e per noi era un giocatore fondamentale. Ripeto, siamo come fratelli e perderne uno, seppur in senso metaforico, non è bello. Ci mancherà ma ora deve solamente pensare a recuperare, noi cercheremo di regalargli una grande gioia”, ha proseguito l’ex viola.
Sulla prossima sfida contro la Spagna di Luis Enrique, Chiesa ha detto: “Sarà una partita difficilissima. Loro tengono molto la palla, come vogliamo fare noi. Giochiamo con lo stesso modulo, il 4-3-3, ma noi siamo più dinamici in campo con gli spostamenti di ruolo sia in fase d’attacco che in fase difensiva. Non è che ci ispiriamo alla Spagna, abbiamo le stesse ideologie di gioco: tenere la palla, pressare alto in fase offensiva e cercare di dominare l’avversario”, ha concluso l’esterno.