Italia, due recuperi per Luciano Spalletti. E Federico Chiesa vuole prendere esempio da Jannik Sinner
Allarme rientrato per i due Nicolò, Barella e Fagioli. Nell’allenamento degli azzurri di oggi a Iserlohn, quartier generale dell’Italia a Euro 2024, sono entrati tutti in campo regolarmente e tra di loro c’erano in gruppo sia il centrocampista dell’Inter che quello della Juventus.
C’era attesa, a due giorni dalla gara d’esordio a Euro 2024 con l’Albania, per capire le loro condizioni oltre che quella di Frattesi che però già ieri era rientrato in gruppo.
“Vogliamo dimostrare il nostro valore, proprio come nello scorso Europeo che poi abbiamo vinto. Dopo dovremo cercare di tornare a giocare un Mondiale dopo le ultime due mancate qualificazioni”. Parola di Federico Chiesa al sito dell’Uefa in vista del via di Euro 2024.
“Questa è una cosa che per il nostro popolo, per il movimento calcistico italiano, non va bene. Scamacca? Mi trovo bene con lui e parliamo spesso anche fuori dal campo. I dubbi che ci sono adesso sulla squadra c’erano anche lo scorso Europeo”.
“Il nostro girone – aggiunge l’attaccante azzurro – è veramente tosto perché dopo l’Albania avremo la Spagna e Croazia e sappiamo cosa significa giocare contro di loro. Ora però concentriamoci sull’Albania che ci conosce e sa cosa vuol dire il calcio italiano: sarà una sfida davvero tosta e dovremo essere molto concentrati”.
“Con la Juve – indica Chiesa – giocavo maggiormente dentro al campo, mister Spalletti mi lascia svariare di più. Dopo Euro 2020 l’ascesa era quella di provare ad essere tra i top del calcio, poi sfortunatamente mi sono rotto il crociato e ho avuto un lungo percorso di riabilitazione, ma il mio obiettivo è sempre quello di tornare tra i top. Ho ancora 26 anni, il tempo c’è e voglio dimostrare di che pasta sono fatto”.
“Allo scorso Europeo ho segnato in semifinale contro la Spagna e le emozioni per quella rete stupenda me le porto ancora dentro. Adesso iniziamo un nuovo torneo, con nuove sfide e un girone tosto: dobbiamo pensare solo a questo. Non abbiamo più due campioni come Chiellini e Bonucci, ma nella nostra squadra ci sono dei futuri campioni assoluti. Siamo un bel gruppo – ribadisce lo juventino – una bella nazionale e cercheremo di mostrare il calcio che vuole il mister e di andare il più avanti possibile”.
“Il paragone con Sinner mi ha fatto piacere ma lui gioca un sport individuale: è un po’ diverso essere il numero 1 lì, è una cosa incredibile. Il tennis è uno sport che ammiro tanto e Sinner, visto da fuori, sembra un bravo ragazzo, con la testa sulle spalle che aveva solo in mente una cosa, essere primo. Ce l’ha fatta e bisogna fargli i complimenti. Morata? Purtroppo non ci sentiamo più ma quando abbiamo giocato insieme alla Juve ci trovavamo bene insieme. Lui è una grandissima persona, e un top player”.