Rizzoli “vede” la finale. Italia permettendo

Niente quarti di finale, come previsto, per Nicola Rizzoli. Il fischietto bolognese, che all’Europeo è tornato in forma smagliante dopo qualche passaggio a vuoto nell’ultima stagione tra Serie A e Champions, non è stato designato da Pierluigi Collina per le partite in programma tra giovedì e domenica, che comporranno il quadro delle semifinali: per lui solo un posto da 4° uomo di Galles-Belgio, gara in programma venerdì a Lille e che sarà arbitrata dallo sloveno Damir Skomina. Come riserva di Rizzoli è stato scelto Elenito Di Liberatore, uno degli assistenti di Rizzoli che compongono il quintetto italiano all’Europeo insieme all’altro assistente Tonolini e ai giudici di porta Orsato e Damato.

Dopo le impeccabili direzioni di Inghilterra-Russia, Portogallo-Austria e soprattutto Francia-Irlanda, Rizzoli è in pole per dirigere la finale del 10 luglio a Saint-Denis, che permetterebbe al miglior arbitro italiano di completare un invidiabile “Slam”, quello di aver diretto la finale di Champions League (nel 2013 a Wembley tra Bayern e Borussia Dortmund), del Mondiale, due anni fa in Brasile e appunto dell’Europeo, traguardo raggiunto solo dallo svizzero Dienst negli anni ’60.

Tutto però dipenderà dall’esito di Germania-Italia: qualora gli azzurri ottenessero il pass per la semifinale, l’Europeo di Rizzoli s’interromperebbe.
 

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