Santos stana la Francia

Ricardo Quaresma e la sua “opera d’arte”, parole testuali del ct del Portogallo Fernando Santos, con riferimento alla foglia d’orata che Trivela si è disegnato sulla testa in vista della finale, partiranno dalla panchina, pronti però a cambiare il verso della finale. A cambiare il verso della storia dovrà invece pensarci tutto il Portogallo, che a Saint-Denis sfiderà la Francia e il fattore campo per sfatare la propria lunga tradizione di scuola calcistica pregiata, ma perdente. 

“Non penso che la Francia riproporrà lo stile di gioco che si è visto a Marsiglia con la Germania, credo che stavolta vorrà pressarci alto” ha detto alla vigilia lo stesso tecnico portoghese, che dà quindi il via alla guerra di nervi con Deschamps.

E peraltro Santos di fasi difensive se ne intende…: “Fin qui abbiamo sempre vinto con merito, spero di andare a casa molto contento e continuare a sentire commenti negativi sulla qualità del nostro gioco” ha tuonato l’ex ct della Grecia.

Tanto poi a provare a risolvere sarà il solito noto…: “Ho già allenato Ronaldo nello Sporting Lisbona, lui è nato per essere il migliore, il più perfetto possibile. Si arrabbia con se stesso quando le cose non vanno bene, è un capitano ideale. Pressione di vincere? Questa non sarà la sua ultima finale o l’ultima partita in nazionale, giocherà altri 10 anni…”.
 

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