Il commissario della FIGC Roberto Fabbricini è intervenuto a Radio Sportiva per fare un primo bilancio del proprio lavoro a quasi due mesi dall’insediamento, seguito alla mancata fumata bianca nelle elezioni del 29 gennaio scorso:
“Abbiamo preso atto con gli altri sub commissari che ci sono molte cose da fare. E’ una Federazione con mille problemi, anche di tipo politico, che hanno portato a questo commissariamento. Spero che la situazione si possa risolvere nei sei mesi previsti: il commissariamento può essere anche prolungato di altri sei, ma spero che non serva, per dare una nuova governance al calcio italiano. Io spero che nel 2019 si possa varare un’assemblea federale che possa dare un governo alla nostra Federazione”
“Le priorità? – ha proseguito Fabbricini – Dare una stabilità regolamentare all’interno della Federazione, una forza statutaria nuova che dovranno conciliarsi con tutti i principi formatori che il Coni sta dando. Dare una nuova organizzazione interna. Riprogettare la legge elettorale della Federcalcio e tante altre cose, come per esempio prendere in esame l’utilizzo delle seconde squadre, occuparsi del rilancio del calcio femminile, delle giovanili, riformare i campionati, anche se questo è un discorso problematico, faremo molta attenzione per evitare altre situazioni spinose che stanno avvenendo in questo periodo: è’ molto brutto, infatti, trovare in classifica squadre con il -1, -2, o imbattersi in gironi con giornate di riposo, complice la sparizione di alcune società storiche”.
Il Commissario non ha poi evitato di replicare alle parole di Raiola, che si era espresso molto duramente verso la Federazione per la mancata convocazione di Mario Balotelli: “Io porto rispetto a chi fa il proprio lavoro. Certamente le parole non sono state gradite di Raiola, è una mancanza di stile, ma non voglio scendere in polemiche. Io mantengo il rispetto per gli altri, il calcio italiano è migliorabile, ma così si è andati fuori misura”.