Intervenuto a margine della presentazione del libro “Favole portafortuna per tifosi milanisti. Da 0 a 99 anni”, scritto da Carlo Pellegatti, Marco Fassone ha parlato del nuovo momento di crisi dei rossoneri dopo la sconfitta di Verona che ha fermato la mini-serie di due vittorie consecutive.
“Abbiamo lasciato passare la serata di domenica. C’è stato un momento di grande depressione perché eravamo preparati e convinti che potessimo svoltare. Ci siamo ritrovati con Mirabelli e Gattuso e abbiamo discusso. Abbiamo capito che il clima per festeggiare non fosse quello giusto e allora abbiamo deciso che passare insieme questi 4 giorni in vista della partita di sabato, era la scelta più giusta. Questo gruppo ha bisogno di capire il valore di essere Milan e cosa può rappresentare la sconfitta di domenica. L’abbiamo vissuta come un’umiliazione che non deve più succedere”.
Fassone è poi tornato sulla decisione dell’Uefa di bocciare il Voluntary Agreement proposto dal Milan in tema di Fair Play: “La decisione credo fosse di natura politica. C’è una Uefa diversa che ritiene che la strada delle sanzioni sia la strada giusta. Il Voluntary Agreement è una novità nessuno prima di noi ci aveva provato. Una società che ha fatto grandi investimenti non è stata vista di buon occhio- Mi spiace che passi la versione che sia stata una bocciatura dei nostri piani, non è così. I piani ci sono e sono chiari e dettagliati”.
E a proposito di piani, Fassone parla pure della proprietà cinese: ”Loro sono molto resistenti a dire cose che aiuterebbero molto la comprensione a noi italiani che siamo abituati a modi di fare differenti. Sono legati ad una filosofia diversa dalla nostra e ogni tanto mi mettono anche in difficoltà perchè poi sono io che devo parlare al posto loro”.