Ad una settimana da Italia-Svezia, Carlo Tavecchio si è dimesso da presidente della Federcalcio.
Il Consiglio federale è durato un quarto d’ora, dopo le dichiarazioni di voto delle varie componenti, con il numero uno del calcio italiano che ha ceduto alle pressioni degli ultimi giorni.
“Ambizioni e sciacallaggi politici hanno impedito di confrontarci sulle ragioni di questo risultato. Ho preso atto del cambiamento di atteggiamento di alcuni voi e per questo ho deciso di dimettermi”, le sue parole ai consiglieri.
Nelle ultime ore i suoi nemici si erano moltiplicati: oltre al Coni e all’Assocalciatori, anche la Lega di C premeva per un addio.