Filippo Tortu è convinto che, per quanto sia un grande campione, Cristiano Ronaldo non possa essere (sempre) sinonimo di vittorie
“Troppo semplice pensare che se prendi il migliore vinci. Può funzionare nel basket, che si basa su tanti possessi: se hai LeBron James è più semplice. Ma di pari passo con il suo arrivo abbiamo un po’ perso a centrocampo. Ora io spero che CR7 ci riprovi e voglia rimanere. Mi sembrava felice di Torino e dei tifosi. Lui in campo e Pirlo in panchina: Andrea ci regalerà delle gioie”, questo il pensiero di Filippo Tortu, primo italiano di sempre ad aver corso i 100 metri in meno di 10″, a proposito di CR7. In un’intervista esclusiva rilasciata a La Gazzetta dello Sport, il velocista milanese di origini sarde ha parlato anche del momento della Juve, la sua squadra del cuore.
“Troppo facile fare il tifoso solo quando si vince. Credo nello scudetto, nello sport nulla è scontato.Cagliari–Juventus? L’isola ce l’ho tatuata sul fianco. Col Cagliari rapporto di amicizia, loro gentili con me e io portafortuna: quando ero allo stadio facevano sempre risultato. Ma contro la Juve non posso tifarli…”, ha chiosato Tortu.