In una Serie A in cui le grandi faticano a carburare, c’è un’isola felice in cui sembra possibile accoppiare punti e bel gioco. Dopo un paio di annate anonime, la Fiorentina sembra avere tutto per puntare al ritorno in Europa, magari anche la più prestigiosa, almeno se le big alle spalle della Juventus continueranno a balbettare. La conferma arriva dal secco 3-0 con cui la squadra di Pioli liquida la Spal, presentatasi al “Franchi” dopo l’entusiasmo per la vittoria sulla Spal e il secondo posto in classifica.
Questa volta i ferraresi non hanno potuto opporre resistenza a una squadra molto più forte e parsa anche più concentrata. Pancia piena per i giocatori di Semplici? Forse no, ma di certo la gara di Petagna e compagni, che avevano subito solo un gol in quattro partite, è durata venti minuti, il tempo per subire lo svantaggio firmato Pjaca su erroraccio di Fares e poi di sbagliare il pareggio facile facile con Antenucci.
Poi, solo ciclone Fiorentina, inarrestabile in campo aperto e non solo. Il raddoppio lo ha firmato Milenkovic di testa al 29’, nel secondo tempo Spal spazzata via dalla voglia di gol di Chiesa, a segno al 10’ al termine di una spettacolare azione in velocità rifinita da Benassi. Nel finale rosso a Kurtic “precipitoso” dell’arbitro Ghersini, corretto poi dal Var che suggerisce di punire lo sloveno solo con un’ammonizione.