Italia-Norvegia 2-1. Si era messa davvero male per l’Italia, sotto di un gol fino al 74’ nonostante una delle migliori prestazioni dell’era Conte, ma poi sale in cattedra Alessandro Florenzi e gli scandinavi possono tornare tra i fiordi con le pive nel sacco e il secondo posto (da primi virtuali che erano) perso appannaggio della Croazia, vincente 0-1 a Malta con gol dell’interista Perisic.
Nel primo tempo l’Italia spinge, con grande propulsione firmata Darmian e De Sciglio, ma complice un Pellè poco preciso sotto porta e un Eder fantasma di se stesso, gli Azzurri non riescono a trovare la via del gol. E come spesso accade nel calcio, l’avversario alla prima occasione la butta dentro. Al 23’ la Norvegia batte una punizione dalla trequarti, sul traversone Chiellini è impreciso e con una sponda aerea il pallone giunge a Tettey, che si coordina e impallina Buffon con un controbalzo mancino. Al 35’ la grande opportunità italiana del primo tempo con Pellè che colpisce di testa su palla morbida di Montolivo, ma la sfera esce di un soffio.
Nella ripresa il leitmotiv è lo stesso: Italia che spinge e mette alle corde la Norvegia, ma la porta è sbarrata, complice un Pellè che sciupa ogni pallone. Poi però si scatena Florenzi. Al 74’ Aleesami vuole appoggiare di petto per il proprio portiere, ma lo fa malissimo, sbuca il romanista dalle sue spalle, allunga la gamba e deposita in rete. Tre minuti più tardi è ancora Florenzi a inventare, ma quando il pallone arriva a Giovinco (subentrato a Eder), la ‘Formica Atomica’ si fa ipnotizzare da Nyland, che para e alza sopra la traversa. All’80’, tanto per cambiare, Florenzi segna ancora al termine di un’azione bellissima, ma la rete viene annullata per un fuorigioco inesistente. All’82’ però l’opera è completata: Florenzi controlla e mette in mezzo un cross perfetto per Pellè, che con il mancino, con un rimbalzo, infila Nyland con una traiettoria a incrociare. L’Olimpico può gioire: l’Italia è prima, anche se non testa di serie, vista la vittoria del Belgio su Israele.