Francesco Repice in un’intervista alla Nuova Ferrara ha applaudito la Spal per lo 0-0 imposto alla Juventus. Il radiocronista Rai, che ha raccontato il match del Mazza, ha sottolineato l’impresa degli estensi: “Sì, secondo me è il termine più corretto perché non concedere un tiro in porta a una squadra come la Juventus, nonostante non fosse in serata, è una cosa che rimane ben impressa. La squadra biancazzurra è stata padrona del proprio territorio così come lo è stato il pubblico ferrarese che ha spinto i propri beniamini fino all’ultimo istante”.
“Ero stato a Ferrara, che ritengo essere una città davvero bella, diverse volte ma in servizio allo stadio mai. Il pubblico della Spal ha creato un clima gioioso, tipicamente emiliano e propriamente ferrarese. I tifosi della Juve in quella bolgia non si sono praticamente mai sentiti”.
Le possibilità di salvezza della squadra di Semplici: “La squadra sta capendo che per salvarsi occorre mettere tutto in campo. Per un periodo di stagione si può anche pensare al bel calcio, a volte spregiudicato, ma ora è il momento di mostrare la propria aggressività e ho visto quello che deve fare una squadra che vuole salvarsi: tutti applicati alla lettera correndo come degli indemoniati e cercando di ripartire dopo il recupero del pallone”.
Il giocatore che lo ha più impressionato: “Direi Cionek per il suo senso della posizione. Antenucci per la voglia che mette in gioco e Schiattarella che ha dato ordine della squadra fungendo da regista come fa Magnanelli nel Sassuolo, altro giocatore che personalmente adoro”.