Più forte della paura e delle assenze. Ma soprattutto del clima da autentica battaglia che ha caratterizzato l’ultimo atto della Serie B 2017-2018. Il Frosinone è la terza squadra promossa in Serie A dopo Empoli e Parma grazie al successo per 2-0 sul Palermo nella finale di ritorno dei playoff:. Decisivo il gol di Maiello che ha deciso una gara segnata da tanto, troppo nervosismo, tante ammonizioni e un episodio che farà discutere al 15’ della ripresa, un rigore prima concesso al Palermo dall’arbitro La Penna er un contatto tra Coronado e Brighenti sulla linea dell’area frusinate e poi trasformato in punizione dal limite.
Si è cominciato a giocare in una cornice di pubblico e di tifo spettacolare e con le note dell’Inno di Mameli, ma ben presto la sfida si trasformerà in una corrida. Nei primi 10’ di fatto non si gioca: ad accendere la miccia sono un paio di interventi molto duri di Murawski e Nestorovski, La Penna prova a gestire la gara senza abusare dei cartellini e alla lunga avrà ragione, anche se per tutto il primo tempo si giocherà sul filo di una tensione altissima e pronta a scoppiare. Sul piano tecnico si vede poco: il Frosinone prova a manovrare, ma non va oltre un paio di tentativi non pericolosi di Ciofani e Ciano, mentre l’unica occasione capita al Palermo con lo stesso Murawski, sul quale vola Vigorito. L’intervallo però carica il Frosinone che parte a razzo in avvio di una ripresa che sarà di fatto segnata da due episodi: il gol-partita al 7’ di Maiello, uno spettacolare destro a giro dal limite dell’area, e l’episodio del rigore concesso e poi revocato al Palermo, che finirà per influire negativamente sulla squadra di Stellone. Da quel momento infatti gli attacchi dei siciliani saranno sempre più convulsi e meno pericolosi così il Frosinone riesce a gestire il vantaggio minimo, pur tremando nei concitatissimi minuti conclusivi segnati da palloni che piovono misteriosamente in campo da parte dei raccattapalle prima del raddoppio di Ciano al 95′.