Il 2016 della Serie A comincia come era finito il 2015. Almeno a Genova. Il derby che stappa il nuovo anno del pallone italiano è spettacolare come pochi, e va alla Sampdoria, che riparte vincendo, come prima di Natale contro il Palermo.
La squadra di Montella si aggiudica con merito la partita dell’anno, gettando nell’incubo i cugini rossoblù. Per il Genoa arriva infatti la quinta sconfitta consecutiva, sesta considerando la Coppa Italia, che inserisce ufficialmente i rossoblù nelle concorrenti per la salvezza. Partita strana a Marassi, con la squadra di Gasperini a comandare le operazioni in avvio, ma punita due volte in contropiede da una Samp che pur costruita per fare gioco, si adegua ai ritmi alti imposti dal Grifone. Ma, avanti di tre gol dopo 50’ contro un avversario che sembra a pezzi, i doriani si rilassano troppo presto e rischiano la clamorosa rimonta in un finale pirotecnico.
Samp avanti al 18’: Cassano verticalizza per Soriano, Burdisso svirgola e colloca il pallone sul destro di Soriano, che brucia Perin al volo. Il tema tattico non cambia, ma al Genoa manca tranquillità, così al 39′, 2’ dopo la paratona di Laxalt su Viviano, unico vero pericolo prodotto dal Genoa in un primo tempo sterile, arriva il raddoppio: ancora Cassano recupera palla a centrocampo e serve Carbonero, cross basso, rimpalli in area e Eder torna al gol.
Colpo da ko per il Genoa, che non si riprende neppure al termine di un primo tempo che si chiude con una quasi rissa tra Gasperini e Montella per un pallone non restituito dai rossoblù. In avvio di ripresa Gasp s’affida ai debuttanti Rigoni e Suso, ma non serve, perché la difesa è ancorra scoperta al 5’, quando Regini vede Cassano che confeziona il secondo assist di serata, ancora per Soriano, solo quanto basta per fare doppietta.
Finita? Sembra, ma ora esce il cuore rossoblù. E per la Samp sono 25’ da brivido: i blucerchiati non escono più, e dopo una lunga serie di angoli arriva il gol della bandiera con Pavoletti, di testa al 22’ su corner. Sessanta secondi dopo Moisander libera fortuitamente Lazovic, che si divora il 2-3 solo davanti a Viviano calciando sul fondo. Poi Pavoletti segna ancora, su servizio di Rincon, e il finale è panico puro per i tifosi della Samp. Al 90′ Viviano dice no a Suso al termine di una vibrante mischia in area. Ed è davvero l’ultima emozione.