Manolo Gabbiadini, calciatore della Sampdoria originario della provincia di Bergamo, ha pubblicato su Instagram una lettera a cuore aperto dedicata al capoluogo lombardo, duramente colpito dall’epidemia di coronavirus in queste settimane. Lo stesso Gabbiadini era stato uno dei primi calciatori positivi al virus, manifestatosi fortunatamente, come da lui stesso confermato, solo con qualche linea di febbre.
“Cara Bergamo – ha esordito il calciatore, nato a Calcinate – a dedicarti queste righe, mentre stai vivendo un momento terribile, è un bergamasco, per giunta di poche parole. Noi preferiamo i fatti, o piccoli gesti che valgono più di mille parole. In queste settimane così strazianti, però, non riesco a non dedicarti il mio pensiero mentre guardo le scene più angoscianti che si possano immaginare. Colpi al cuore, che fanno male. Tu, Bergamo, sei troppo forte per essere sconfitta. Per piegarti, pensa, ci è voluto un nemico della peggior specie, mai visto prima, infido, subdolo, invisibile. Per piegarti, ma non per sconfiggerti”.
“Io, Bergamo, da bergamasco che non dimentica le sue origini, ti mando il mio abbraccio e il mio incoraggiamento, esortandoti a rialzarti. Più forte di prima. Perché non ho dubbi che sarà così. Perché il tuo è un popolo di lavoratori, che lotta e suda in silenzio, che combatte le difficoltà con orgoglio, fierezza e dignità, senza lamentarsi. Con la profonda convinzione che tutto questo li ripagherà. Tu, Bergamo, continua a combattere. Mola mia, Bérghem” ha concluso l’attaccante doriano, con una tipica espressione del dialetto bergamasco.