Il calcio italiano ha un nuovo padrone. Il suo nome è Gabriele Gravina, eletto alla prima votazione con il 97,20% delle preferenze all’Assemblea elettiva della Figc svoltasi all’Hotel Hilton di Fiumicino alla presenza anche del presidente della Fifa Gianni Infantino.
Grazie a un vero e proprio plebiscito, Gravina succede al Commissario Straordinario Roberto Fabbricini, a propria volta in carica dal 1° febbraio dopo la fumata nera alle elezioni del 27 gennaio. Si chiude quindi la crisi politica del vertice del movimento calcistico, apertasi con le dimissioni di Carlo Tavecchio dopo la mancata qualificazione dell’Italia al Mondiale.
Gravina, ex presidente del Castel di Sangro dei miracoli, approdato in B nel 1996 e restato tra i cadetti per due anni, è stato poi capo delegazione dell’Under 21 alle Olimpiadi 2004 e 2008 prima di assumere la presidenza della Lega Pro dal 2015.
Queste le sue prime, emozionate parole dopo l’elezione: “Ringrazio tutti, per il sostegno umano e il supporto di idee. Grazie per la fiducia, con voi voglio cambiare verso e direzione al calcio. Voglio promuovere un calcio sostenibile, il calcio dei giovani e della Nazionale”.