Roberto Gagnor, fumettista e sceneggiatore, rivela uno dei suoi sogni a Sportal.it: “Mi piacerebbe scrivere qualcosa per il cinema su Alessandro Del Piero”.
Roberto Gagnor, fumettista, sceneggiatore per Topolino e per il cinema, parla in esclusiva con Sportal.it della sua passione per lo sport e della sua ultima opera dedicata alla Juventus, di cui è grande fan.
Roberto, il titolo della nostra ultima intervista è stato “Sogno una Juventus a fumetti”, 6 anni dopo hai realizzato il tuo sogno scrivendo “Dieci. I giorni che hanno fatto la storia della Juventus”. Come sei riuscito a realizzare questo sogno nel cassetto?
Tutto nasce da un mio collega di Topolino, Bruno Sarda. Lui ha pubblicato la storia del Torino a fumetti per Edizioni Capricorno, così ho preso la palla al balzo e mi sono messo in contatto con loro. Insieme ad Edoardo Audino, che ha curato la parte grafica del progetto, abbiamo pubblicato la storia della Juventus raccontata tramite 10 episodi famosi.
Per me questo progetto ha avuto un’importanza particolare perché sono un juventino da sempre: mio papà è un tifoso bianconero, esattamente come mio nonno e tutta la nostra famiglia. La mia è una classica storia italiana, in cui la passione per il calcio viene trasmessa da padre a figlio, mi ricordo infatti che quando ero bambino andavamo sempre insieme a vedere gli allenamenti della squadra al vecchio Comunale.
Nel libro racconto 10 episodi che per me sono stati particolarmente importanti: le due Champions vinte, l’anno in Serie B, parlo perfino di un recente calciatore portoghese che nel frattempo ha già lasciato la Juve.
Mi è piaciuto molto lavorare con Edoardo, il cui disegno è molto moderno, con uno stile cinetico e coinvolgente. È giovane ma già molto bravo e non vedo l’ora di vedere i suoi prossimi lavori.
In futuro vorresti raccontare altre storie di sport?
Beh, in questo volume raccontiamo solo 10 storie della Juventus, credo ci sia spazio per raccontarne molte altre in futuro.
Poi mi piacerebbe scrivere qualcosa per il cinema su Alessandro Del Piero. Hanno prodotto film su Baggio, su Totti, ma sul Capitano non è ancora stato fatto nulla. Una sceneggiatura per lui la scriverei domani mattina.
Che opinione ti sei fatto della stagione in corso della Juventus?
Abbiamo iniziato male. La Juve però non è mai finita, abbiamo Chiesa e Locatelli che stanno diventando una sicurezza. Secondo me la squadra dirà ancora la sua, anche se dopo tanti anni di vittorie è sempre difficile ripetersi.
Chi ti piacerebbe vedere in campo per la Juve in futuro?
Io sono un fan di Lukaku, lo vorrei vedere in bianconero così non dovrebbe sempre perdere contro Chiellini (ride ndr).
Mi piacciono anche Berardi e Donnarumma, alla Juve li accoglieremmo a braccia aperte. Donnarumma poi, visto la giovane età ed il carisma, potrebbe diventare l’idolo dei tifosi.
Chi è il tuo più grande idolo della storia juventina?
Forse Del Piero e Platini, io sono cresciuto negli anni ’80 e maturato negli anni ’90 quindi loro due hanno un po’ definito la storia del club dal mio punto di vista. Per me era diventato un piccolo rito guardare “Novantesimo Minuto” con mio nonno per seguire le loro imprese in una casa tutta juventina ed è un ricordo che custodisco gelosamente.
Qual è la squadra favorita per il campionato a questo punto della stagione?
Quest’anno è durissima, la Juve si sta riprendendo però è ancora lontana dalla vetta ma Inter, Milan e Napoli sono fortissime. La Roma con Mourinho è in ripresa, ma credo che sarà un campionato combattutissimo, forse il più tirato degli ultimi anni. Non sarà facile per nessuna squadra prevalere. Sicuramente seguirò con molto interesse lo sviluppo di quest’anno.