Presente e passato, da Andriy a Carlos. Così, si scrive la storia del Milan, coi gol dei grandi centravanti. Di pagine ne ha imbrattate a migliaia, il buon Shevchenko: 127 gol dal 1999 al 2006.
Difficile emularne le gesta, eppure Bacca sembra aver conquistato il consenso della gente rossonera. Come pure l’ammirazione di Adriano Galliani; l’ad rossonero, ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, si è speso in un accostamento audace, che tuttavia non sta scomodo all’attaccante colombiano arrivato dal Siviglia: “In certi movimenti e poi nello stacco di testa del terzo gol Carlos mi ha fatto tornare in mente Sheva – ha ricordato con nostalgia il dirigente -. Allo stadio ho ripensato al gol che Andriy segnò alla Roma, il colpo di testa decisivo per lo scudetto, maggio 2004. E poi anche quello al Porto, Supercoppa Europea del 2003. Coincidenza, il giorno dopo ricevo proprio la telefonata di Shevchenko, uno degli ex più affezionati: ne ho parlato direttamente con lui, che aveva visto la partita e voleva farci i complimenti. Sul paragone era abbastanza d’accordo”.