La più che dignitosa classifica del campionato dopo sette giornate è stata costruita quasi tutta in casa, dove la squadra di D’Aversa ha ottenuto sette dei dieci punti totali.
Eccetto il colpaccio di San Siro contro l’Inter, i crociati hanno sempre perso lontano dal “Tardini” e allora il test-Genoa, sempre vittorioso a “Marassi”, sembra arrivare nel momento sbagliato, considerando la lunga lista di assenti con cui deve fare i conti D’Aversa. Su tutti, Dimarco, Gervinho e Inglese.
Il tecnico del Parma però non vuole alibi: “La forza di un gruppo deve prevalere e fare affrontare una partita a prescindere dal numero degli assenti. Sono molto fiducioso, perché dove ci sono delle difficoltà a livello numerico deve prevalere la forza del gruppo”.
D’Aversa liquida in poche parole anche le critiche sul gioco troppo utilitaristico (“Abbiamo ancora ampi margini di crescita, non bisogna mai sentirsi arrivati ed appagati, con il tempo proveremo a migliorare determinate cose sul piano estetico”), prima di concentrarsi sul nodo più importante, la sostituzione di Gervinho.
In ballo due opzioni: “Sulla formazione dovrò fare delle valutazioni fino all’ultimo momento in base alla condizione di Ciciretti e Siligardi: posso scegliere uno o l’altro oppure entrambi. Deciderò all’ultimo”.