La panchina del Napoli l’ha sfiorata in primavera, quando il suo nome fu vagliato con interesse dal presidente De Laurentiis per il dopo-Sarri. Non se ne fece nulla, ma Marco Giampaolo ai treni mancati è abituato, essendo già stato vicino in passato ad allenare Juventus e Milan. Il presente dice Sampdoria, che per la prima gara interna della stagione affronta proprio il Napoli di Carlo Ancelotti, a punteggio pieno dopo due giornate.
Il tecnico blucerchiato ha parlato in conferenza, senza farsi troppe illusioni: “E’ una partita con tanti pro e tanti contro… Affrontiamo un avversario guidato da uno degli allenatori più bravi del mondo, un avversario quasi impossibile da battere: dico quasi, perché d’impossibile non c’è nulla, ma se vogliamo provare a fare risultato dovremo migliorare di molto la proposta di gioco rispetto a Udine. Il gioco di Sarri lo conoscevo meglio, quello di Ancelotti lo sto guardando, ma la differenza la fa sempre la qualità dei singoli”.
Il ko in terra friulana brucia, anche perché i blucerchiati ci tenevano a regalare una gioia ai tifosi dopo la tragedia del Ponte Morandi: “Quella di domani sarà prima di tutto una partita per noi stessi, come squadra, per i tifosi, la prima dopo il disastro del Ponte. A Udine siamo andati in difficoltà fisica, ma per assurdo abbiamo giocato meglio l’ultima mezzora, chiudendo in crescendo. Per domani confido nell’appoggio dei nostri tifosi”.