Luciano Spalletti: “Gigi Riva persona umile e perbene”
Fra le tante personalità del mondo dello sport arrivate mercoledì a Cagliari per dare l’ultimo saluto a Gigi Riva c’era anche Luciano Spalletti, attuale tecnico di quella Nazionale di cui lo stesso Riva è ancora detentore del record di gol segnati, 35 in undici anni di Azzurro (esordio il 27 giugno 1965 nella sconfitta per 2-1 contro l’Ungheria, ultima partita il 19 giugno 1974, ai Mondiali di Germania Ovest contro l’Argentina, partita terminata 1-1).
“Eroi come Gigi Riva non smetteranno mai di esserci vicini – ha detto Spalletti davanti ai cronisti -: aveva questa grande qualità di essere una persona umile e perbene. Era un protagonista ma allo stesso tempo non voleva attrarre i riflettori su di sè. I suoi cari e i suoi amici erano, per lui, più importanti di tutto”.
“Dopo la vittoria ai Mondiali del 2006 (Riva era team manager della Nazionale, ndr) il suo comportamento fu emblematico: si eclissò per dar luce agli altri – ha aggiunto Spalletti -. Era ‘Rombo di Tuono’, un soprannome che dice molto: il suo tiro e il suo valore morale facevano più rumore delle parole. Quando collezionavo le figurine, la sua era quella più ambita”.
Spalletti era solo uno dei numerosi personaggi legati al mondo dello sport arrivati a Cagliari per dare l’ultimo saluto a Riva: fra gli altri, c’erano il presidente del Coni Giovanni Malagò, Gianfranco Zola, Gianluigi Buffon e con lui una delegazione dell’Italia campione del mondo 2006 (tra questi Fabio Cannavaro). In chiesa anche il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu insieme ad altri primi cittadini dell’isola. Presente anche il Ministro dello Sport Abodi.