Gli ultrà assediano nella notte l’hotel dove alloggiano alcuni giocatori della loro squadra, e dopo averli convocati nella hall, costringono il portiere a rescindere il contratto.
A Giulianova viene scritta un’altra pagina nera del tifo estremo: la tifoseria, furiosa per il difficile momento della squadra che milita nel campionato di Serie D, ha effettuato un blitz nell’albergo che ospita i giallorossi sul lungomare. Una volta entrati da una porta laterale, gli ultrà hanno costretto poco meno di una decina di calciatori a scendere nella hall per una ‘riunione’ dai toni accesi in cui a chiare lettere hanno fatto capire che sarebbero passati alle maniere dure qualora l’atteggiamento in campo non fosse cambiato.
Inoltre hanno minacciato il giovane portiere Vittorio Rossetti, diciottenne di Lanciano, reo di aver trascorso una serata in discoteca subito dopo la partita vinta contro il Matelica, costringendolo a telefonare in piena notte al direttore sportivo Moris Carrozzieri per annunciare la volontà di rescindere il contratto.
Il ragazzo ha effettivamente rescisso giovedì, quando, accompagnato in società dai genitori, ha messo nero su bianco l’addio.
“La ASD CITTA’ DI GIULIANOVA 1924 comunica che in data odierna è stato rescisso il contratto con il portiere ROSSETTI VITTORIO PAOLO. La società coglie l’occasione per ringraziarlo dell’impegno profuso e nel contempo gli augura le migliori fortune professionali”, è il freddo comunicato del club, senza alcun accenno a quanto successo.