Dalla prossima stagione gli arbitri avranno la possibilità di parlare in tv dopo la partita. Lo ha annunciato il presidente dell’Aia, Marcello Nicchi, all’Ansa: “Non è escluso che 2-3 possano parlare. Non siamo lontani, ma manca ancora un passaggio: continuare a smorzare ogni polemica. Poi potranno parlare prima che il giudice sportivo si sia espresso, ma senza interferire”.
“E’ un discorso in via sperimentale. Se continua questo clima di serenità, in cui si parla delle partite e si eliminano finalmente le polemiche dal mondo del calcio, non è escluso anzi è probabile che dal prossimo anno due o tre arbitri vengano a parlare dopo la partita”.
L’introduzione della tecnologia: “Attenzione a non confondere la tecnologia con la moviola. Se vogliamo parlare di tecnologia da applicare, se ne può parlare per vedere se la palla è uscita dal fondo o dal fallo laterale; si può applicare alla linea del fallo da rigore per vedere se un fallo è avvenuto dentro o fuori l’area, ma solo a tutte le situazioni di gioco fermo, perché si può chiedere alla tecnologia se un fallo è dentro o fuori l’area, ma non se è o meno fallo”.
Il possibile cambio di regolamento: l’espulsione del portiere in caso di fallo in area per chiara occasione da rete potrebbe essere rivista: “Sulla cosiddetta tripla sanzione sono stato un precursore e fui d’accordo con Buffon che andava eliminata questa schifezza, perché per me è una schifezza, perché siamo costretti a cacciare il portiere, lasciare la squadra in dieci, oltre la squalifica per la prossima gara. C’è solo da fare questa modifica ma ci sono ancora delle opposizioni”.