Il direttivo degli Irriducibili della Lazio ha diffuso una nota nel quale si dice “stupito del clamore mediatico” in quanto “lo scherno e lo sfottò non costituiscono reato“.
“Rimaniamo stupiti – proseguono gli ultrà biancocelesti – da tutta questa attenzione per la vicenda. Esistono altri ‘casi’ che meriterebbero le aperture dei telegiornali e ampie pagine di giornale. Non ci dissociamo da ciò che non abbiamo fatto. Ci meravigliamo che queste, che vengono considerate offese, insulti o chissà che altro, quando però arrivano nei nostri confronti non scandalizzino nessuno. Gli stessi adesivi ce li ritroviamo anche nella nostra curva, ma non stiamo di certo a piagnucolare perché nessuno s’indigna per questo. Tutto deve rimanere nell’ambito del ‘nulla’, si tratta di scherno e sfottò da parte di qualche ragazzo forse, perché in questo ambito dovrebbe essere collocata questa cosa, anche in virtù del fatto che, come da sentenza di tribunale non è reato apostrofare un tifoso avversario accusandolo di appartenere ad altra religione. Ma evidentemente nemmeno la Figc se ne ricorda se è vero che hanno aperto un’inchiesta. Sono manovre per colpire la Lazio, che si sta affermando come una tra le migliori realtà di questo campionato”.