“Ero a circa due chilometri dall’attacco”
Già protagonista di innumerevoli iniziative di pace per fermare il conflitto russo-ucarino che sta devastando il suo Paese, Andriy Shevchenko, leggenda rossonera ed ex Pallone d’Oro, è stato di recente a Kiev, dove ha incontrato anche il presidente Zelensky.
Direttamente dalla zona di guerra, l’ex calciatore ha raccontato, ai microfoni di Sky Sports, i momenti di terrore vissuti in prima persona durante un attacco russo portato nella capitale ucraina coi droni: “Ero a circa due chilometri dall’attacco. Uno dei generatori della centrale elettrica è stato colpito. Come sappiamo, i russi stanno cercando di attaccare le infrastrutture chiave. La sensazione dell’esplosione è stata molto forte. Quando sono andato nella zona di guerra, sapevo che questo sarebbe potuto accadere”, ha esordito.
“È una sensazione incredibile quando vai lì. Le persone soffrono, ma sono molto unite. Sappiamo cosa dobbiamo fare, sappiamo come sopravvivere, sappiamo che dobbiamo restare uniti. Quando torna la corrente in alcuni posti, chiami i tuoi amici e li inviti a casa, fai la doccia, condividi del cibo. Questo è quello che fanno le persone, semplicemente collaborare solo per cercare di aiutarsi a vicenda. Per noi arrenderci è solo l’ultima estrema opzione”, ha concluso.