Guerra in Ucraina, il racconto da pelle d’oca dell’ex arbitro Luciano Luci

Buone notizie anche per l’ex arbitro Luciano Luci

Sospiro di sollievo per Luciano Luci, ex arbitro che nelle scorse ore è riuscito a lasciare l’Ucraina. “Siamo partiti ieri mattina dalla periferia di Kiev con dei pulmini messi a disposizione dall’Ambasciata italiana e scortati da alcuni gipponi con bandiera dell’Osce, l’organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa. Il viaggio è stato tremendo perché eravamo 26 in un pulmino con tante ore di viaggio per arrivare alla frontiera con la Moldavia” le parole riportate da La Nazione. 

“Lungo il tragitto ci siamo imbattuti in molti posti di blocco, uomini armati, diverse barricate e in lontananza si sentiva il rumore di bombe e spari. Poi una coda di tanti chilometri prima di arrivare a un ponte ai confini con la Moldavia dove controllavano tutti. Infine l’arrivo in bus a Chisinau. In tarda serata sono stato portato alla Coverciano della Moldavia, insieme ai giocatori dello Shakhtar, della Dinamo e alle loro famiglie, accolti con ospitalità, cibo e una doccia”. 

“Ora siamo felici e tranquilli, il peggio è passato, ringrazio l’Ambasciata e il Ministero che si sono comportati nel migliore dei modi. Prossima tappa a Bucarest grazie alla Federazione calcio rumena e successivamente a Francoforte con volo previsto per l’Italia l’1 marzo. Ho ricevuto tanti messaggi e telefonate. Non vedo l’ora di festeggiare il rientro a Barberino di Mugello con la mia famiglia, gli amici e i colleghi arbitri. Un’esperienza che deve fare capire il grande valore della pace e ringrazio mia moglie e i miei figli e tutti coloro che mi sono stati vicino” ha concluso Luci.

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