Guerra in Ucraina, il toccante racconto del portiere Vicario

L’estremo difensore dell’Empoli Vicario ha deciso di ospitare due profughi, mamma e figlio: “Parliamo grazie a Google, lui vuole fare il calciatore”

Il portiere dell’Empoli Guglielmo Vicario ha deciso di ospitare due profughi ucraini, mamma e figlio di 8 anni, fuggiti dal Paese dopo l’invasione della Russia. Al Corriere della Sera l’estremo difensore degli azzurri ha raccontato così il retroscena del suo gesto: “Una decina di giorni fa si è aperta questa possibilità tramite la Danieli, un’azienda friulana che ha una sede in Ucraina: avevano preso in affidamento le famiglie dei lavoratori in Friuli Venezia Giulia e stavano cercando destinazioni per ospitare le persone. I miei genitori mi hanno chiesto cosa ne pensavo e ho detto che sarebbe stata una gran cosa riuscire a dare una piccola mano a persone che stanno vivendo questo dramma”.

Vicario comunica con Hanna e Milan tramite Google: “Non è stato semplice, perché non parlano né italiano né inglese, quindi abbiamo usato google translate e ci siamo fatti capire. Il bambino è molto appassionato di calcio e quando ha saputo che sono un giocatore era emozionatissimo, ma è una situazione che ha toccato nel profondo anche me: dopo cena ho fatto il viaggio verso la Toscana con questo unico pensiero. Sarebbe molto contento di giocare a calcio e mi sto attivando assieme a mio padre per farlo entrare in una scuola calcio di Udine, per inseguire questo sogno. Cercherò di mettergli a disposizione anche un insegnante di italiano, per imparare la lingua, anche perché credo che vivranno con noi per un periodo abbastanza lungo. Entreranno a far parte della famiglia”.

Il padre del bimbo a Dnipro: “Non è al fronte, per ora arruolano solo i professionisti e lui resta in attesa di comunicazioni. Ci siamo collegati con lui al telefono, ho capito ancora meglio cosa stanno vivendo queste persone. Mi auguro che possa trovare un po’ di sollievo sapendo che la sua famiglia è al sicuro”.

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