Guerra in Ucraina, Tymoshchuk sotto accusa: “Era mio amico, ora è un traditore”

L’ex capitano dell’Ucraina è stato attaccato duramente dall’ex compagno di Nazionale Artem Fedetsky.

L’ex difensore della Nazionale ucraina Artem Fedetsky ha attaccato duramente l’ex capitano della selezione di Kiev, Anatoliy Tymoshchuk, un tempo simbolo del calcio ucraino e ora caduto in disgrazia perché ha deciso di non lasciare la Russia dopo l’invasione ai danni del suo Paese. Tymoshchuk, attuale viceallenatore dello Zenit, si è visto escludere dall’albo ufficiale dei giocatori della Nazionale, e cancellare tutti i titoli e i trofei vinti in patria.

“È un traditore – ha detto a Fanday Fedetsky -. Questo per non dire altro. Gli ho scritto un messaggio. Lo ha letto, ma lo ha lasciato senza risposta. Il suo comportamento in questa situazione è sorprendente. La Russia sta bombardando civili, sganciando bombe su un ospedale per la maternità, e lui sa tutto questo perché i suoi genitori vivono a Lutsk. Sicuramente si tiene in contatto con suo padre, che è consapevole di quello che sta accadendo. Non si preoccupa e non cerca di fare nulla. Sta zitto… Nessuno lo obbliga a prendere una mitragliatrice e ad andare subito in guerra. Era il simbolo della Nazionale ucraina. 144 partite!”.

“Eravamo amici. Quando abbiamo giocato per la Nazionale, siamo andati con lui in ospedale dai nostri feriti, abbiamo visitato i militari, abbiamo portato loro dei regali – ha continuato Fedetsky -Sono estremamente deluso. Non avrei mai potuto immaginare un simile atteggiamento da parte sua. Anche quei calciatori ucraini che hanno giocato per club russi e hanno detto che il calcio è fuori dalla politica hanno rotto i contratti e se ne sono andati, mentre lui continua a lavorare allo Zenit. Questo è un crimine contro il tuo popolo e contro la tua coscienza. Ogni famiglia ha la sua pecora nera. L’Ucraina vincerà e lui dovrà conviverci”.

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