Guidolin, sogni azzurri: “L’Italia? Un onore”

 
La Premier League parla e parlerà italiano, grazie alle imprese di Claudio Ranieri e del suo Leicester e al già sicuro arrivo di Antonio Conte sulla panchina del Chelsea.
 
Chissà allora che non possano essere 3 i tecnici tricolori nella prossima edizione del campionato inglese. A scadenza di contratto a giugno, Francesco Guidolin non ha ancora sciolto i dubbi relativi al proprio futuro. Anche perché all’orizzonte potrebbe esserci proprio la successione di Conte in Nazionale.
 
Ospite di “House of Football”, trasmissione di Fox Sports condotta da Paolo Di Canio, l’ex allenatore dell’Udinese è rimasto sul vago: “Al momento non ho certezze per il mio futuro. Ho detto al presidente che mi piacerebbe stare qui anche il prossimo anno, ma non è detto che sia così. Siamo d’accordo che ne avremmo parlato a salvezza ottenuta, abbiamo un buon margine ma se si fa recuperare 9 punti il Barcellona, meglio se stiamo con le antenne dritte anche noi. L’Italia? Non ho sentito ancora nessuno ma è un onore per me essere accostato alla panchina della Nazionale”.
 
L’impatto con il calcio inglese però è stato ottimale: “Mi sono innamorato della Premier League, di questo modo di fare calcio, sono felice di aver fatto questa scelta” ha ammesso Guidolin, che domenica prossima sfiderà proprio Ranieri, privo dello squalificato Vardy, in una sfida che sembra più importante per la capolista che per gli Swans.
 
Guidolin immagina già come potrebbe svilupparsi il match: “Auguro a Ranieri di vincere il campionato e sono convinto che ce la farà, ma noi non siamo ancora salvi matematicamente. Il Leicester resta molto forte anche senza Vardy, negli spazi sono micidiali. Noi dovremo cercare di giocare la partita con grande intensità mentale, come contro il Chelsea”.

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